Alimenti funzionali - Sifa Formazione

Alimenti funzionali

Alimenti funzionali
14 Luglio 2020 Sifa-Formazione
In Blog, Nutrizione

Un alimento può essere considerato funzionale quando per esso è stata adeguatamente dimostrata la capacità di modificare in maniera benefica una o più funzioni fisiologiche del corpo umano, indipendentemente dagli effetti di una alimentazione adeguata, inducendo significativi benefici per la salute fisica e mentale e/o una riduzione del rischio di malattia.

I nutraceutici, invece, sono delle sostanze che associano certe caratteristiche nutrizionali, come l’alta digeribilità e l’ipoallergenicità, alle comprovate proprietà terapeutiche di alcuni principi attivi naturali.
La differenza fondamentale tra i termini “nutraceutico” e “funzionale” sta quindi nel fatto che il primo si riferisce al singolo componente con proprietà terapeutiche presente nell’alimento, mentre il secondo identifica l’alimento vero e proprio che mostra specifici effetti fisiologici.

Quali sono le caratteristiche degli alimenti funzionali? Come si fa a valutare la funzionalità di un alimento? Perché nasce la scienza degli alimenti funzionali? Ci siamo formati nell’ambito della nutrizione sul codice di nutrizione adeguata. Esistono dei LARN che rappresentano i parametri che vengono raccomandati per condurre un’alimentazione adeguata. Compito del nutrizionista sportivo qualificato è quello di capire quali siano i cibi essenziali che devono mangiare, ad esempio, i bambini in fase di accrescimento che si preparano ad una gara oppure come far aumentare la performance di un atleta ipercolesterolemico, aumentandone il trofismo muscolare e contemporaneamente tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Il problema che si pone la nutrizione sportiva e la nutrizione in generale è: Qual è la composizione di una dieta adeguata per star bene, quindi per sopravvivere, per crescere, per potersi riprodurre ed aumentare le prestazioni fisiche?
Che cosa viene chiesto alla nutrizione? Una marcia in più! Oggi il problema non è più un’alimentazione adeguata ma una alimentazione ottimale, ovvero un’alimentazione che non solo assicuri la sopravvivenza ma che sia in grado di aiutarci a vivere più a lungo e vivere bene. Quindi vivere più a lungo in buona salute. Oggi non si parla più soltanto di aspettativa di vita, cioè quanti anni di vita ci aspettiamo,ma si parla di aspettativa di vita in buona salute, cioè senza malattia. Che cosa dobbiamo mangiare, bere o fare per essere più svegli sotto esame per dormire di meno e avere maggiore vigilanza? Oppure, che cosa mangiare o bere per essere aiutati a dormire? Anche per esigenze non solo fisiche ma anche psichiche quindi, oggi c’è il settore della nutrizione che tiene a cuore i problemi che riguardano la memoria, la vigilanza e l’attenzione perché ci sono componenti alimentari che possono migliorare aumentare la performance anche mentale

Dott. Fabrizio D’Agostino

Chinesiologo
Biologo Nutrizionista
Master in Medicina cellulare
Master in dietetica e medicina dello sport

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