FARMACI GASTROPROTETTORI - Sifa Formazione

FARMACI GASTROPROTETTORI

FARMACI GASTROPROTETTORI
16 Agosto 2021 Fabrizio D'Agostino
In Blog, Nutrizione

Gli inibitori di pompa protonica sono tra i farmaci più venduti al mondo, anche per il grande aumento dei disturbi a livello dello stomaco, primo fra tutti il reflusso gastroesofageo che ormai è diventato una pandemia. Questi farmaci bloccano la produzione di acido cloridrico che, se da una parte può ridurre la sintomatologia legata all’ulcera o al reflusso come il bruciore, dall’altra provoca notevoli effetti collaterali. Lo stomaco è acido non per caso ma perché l’acidità è necessaria a distruggere batteri patogeni, all’assorbimento di determinate sostanze, a digerire le proteine. Se presi a lungo gli inibitori di pompa protonica aumentano il rischio di infezioni da Clostridium Difficile, riducono l’assorbimento di vitamina B12, ferro eme e magnesio. A causa della ipomagnesemia e della ridotta biodisponibilità orale di calcio viene maggiormente stimolato il paratormone che induce un maggior riassorbimento dell’osso che porta ad un maggior rischio di frattura. Le proteine se si presentano indigerite a livello dell’intestino sono in grado di indurre delle risposte immunitarie in grado di portare anche a malattie di tipo autoimmune. Tutto ciò è dovuto al fatto che questi stessi farmaci esercitano un’azione infiammatoria a livello della mucosa intestinale favorendo l’instaurarsi dell’intestino permeabile accentuato dalla disbiosi intestinale che comporta il passaggio di queste molecole proteiche indigerite dal lume intestinale al circolo sanguigno innescando la risposta immunitaria. Assumere un inibitore di pompa protonica al dosaggio di 20 mg al giorno per un anno aumenta di 10 volte il rischio di sviluppare un cancro all’intestino.  Per questi motivi si possono ritenere più funzionali altre strategie  come l’uso aloe, malva, liquirizia, altea, evitare di fumare, bere alcolici e caffè, zucchero e cioccolato e limitare cibi grassi e i fritti. Spesso però il reflusso gastroesofageo è anche legato allo stress per cui diventa molto utile adottare uno stile di vita in grado di gestire al meglio tale problema.

 

AUTORE
Dott. Fabrizio D’Agostino

  • Laureato in Scienze Motorie
  • Laureato in Biotecnologie per la salute
  • Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana
  • Master in Dietetica Applicata allo Stile di Vita: dalla Sedentarietà all’Attività Sportiva
  • Presidente della SIFA (Società Italiana Fitness e Alimentazione)
  • Ideatore del software per l’allenamento Fitnessplay.net 
  • Ideatore del software nutrizionale Sifadieta.com

 

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