Red fruits: il ruolo delle antocianine - Sifa Formazione

Red fruits: il ruolo delle antocianine

Red fruits: il ruolo delle antocianine
14 Luglio 2020 Sifa-Formazione
In Blog, Nutrizione

Introduzione

 

Nel corso degli anni si è sviluppato un notevole interesse per i vegetali quali la frutta e la verdura a causa dei loro potenziali effetti biologici e di promozione della salute. Numerosi studi epidemiologici, infatti, indicano che un aumento del consumo di questi è associato a una diminuzione dell’incidenza di varie malattie.
L’effetto protettivo di frutta e verdura è stato attribuito ai loro antiossidanti bioattivi, tra cui vitamine, carotenoidi, polifenoli. Tra i vari antiossidanti presenti, le antocianine, oggetto di questo articolo, hanno ricevuto molta attenzione per avere, appunto, un’influenza positiva sulla salute umana.
Le antocianine naturali più comuni sono i 3-O-glicosidi o 3,5-di-glicosidi di cianidina, delfinidine, peonidina e possono essere protettivi contro molte malattie. È stato dimostrato che le antocianine vengono assorbite nelle loro forme glicosilate originali in umani.
Gli effetti benefici di queste derivano dall’attività antiossidante che comprende la protezione contro i danni al DNA, lo scavenging dei radicali liberi, l’esaurimento del sistema immunitario, il cambiamento nell’espressione genica e la formazione delle proteine anormali, coinvolte in molti disturbi della salute. Quindi sono in grado di ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolaricancrodiabeteiperlipidemia, posseggono attività antimicrobicaantinfiammatoria e anti-carcinogenica, sono indicati il controllo dell’obesità e altre malattie croniche.
Questo perché le antocianine sono in grado di catturare specie reattive di ossigeno, come superossido radicale O2, radicale idrossile, HO, perossido di idrogeno H2O2, ritardando, così,  l’avvio o la propagazione delle reazioni a catena ossidativa, inibendone l’ossidazione.
Parliamo di Frutti rossi e antocianine
La letteratura scientifica mostra come i frutti rossi abbiano un ruolo cardine nell’attività antiossidante per il loro contenuto importante di antocianine.
Sono presentate numerose pubblicazioni in cui è indicata l’attività antiossidante delle antocianine estratte da bacche o frutti rossi. Mediante analisi HPLC è stato possibile quantificare il contenuto di antocianine dei diversi frutti rossi, rapportandolo al contenuto totale di polifenoli e valutandone l’attività antiossidante.
Come si può notare dalla tabella sottostante (Fig.1), i più ricchi in termini di antocianine e, quindi, quelli con maggiore attività antiossidante sono il ribes nero(Fig.2 A), il sambuco (Fig.2 B) e l’aronia.
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Fig.1: TA, TP, rapporto TA/TP e attività anti-ox dei diversi frutti rossi.
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Fig.2: A: Ribes Nero; B: Sambuco
Attività antiossidante
Per analizzare la capacità di scavenging dei radicali liberi da parte delle antocianine, è stato utilizzato il DDPH (1,1- difenil-2-picrilidrazil), ovvero una polvere cristallina di colore scuro contenente radicali liberi stabili.
Sono state realizzate, quindi, delle miscele di reazione contenenti DPPH e polvere di antocianine, valutandone i valori di assorbanza allo spettrofotometro. Tutti gli esperimenti sono stati effettuati in triplice copia.
La riduzione di DPPH da composti antiossidanti si traduce in una perdita di assorbimento. Il grado di scolorimento della soluzione indica l’efficienza di scavenging della sostanza aggiunta.
Quando DPPH reagisce con un composto antiossidante, che può donare atomi di idrogeno, si riduce e il suo colore cambia da viola intenso a giallo chiaro.
È stato osservato che il potenziale scavenging dei radicali liberi varia in base ai genotipi e aumenta con l’aumento della concentrazione e del tempo di reazione. (Fig.3).
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Fig.3: % della capacità di scavenging dei radicali liberi in aumento proporzionale all’aumento della concentrazione di antocianine e del tempo di reazione.
Conclusioni
Si sente spesso parlare di Nutraceutica ed è strettamente correlato alla capacità di determinati alimenti di apportare benefici in modo “Naturale”.
Alla luce di quanto descritto, pertanto, il consumo costante dei frutti rossi può essere un’ottima abitudine, eccetto in specifici casi. Vi sono moltissimi modi per portarli nelle nostre cucine e renderli protagonisti dei nostri piatti, questo per poterne godere a pieno degli effetti benefici.
Inoltre, sono anche consigliati in particolari condizioni, l’utilizzo di integratori fitoterapici a base di “red fruits”.

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