L’arginina è un aminoacido che svolge un ruolo fondamentale nella formazione dell’ossido nitrico (NO), a sua volta implicato nella regolazione di una serie di funzioni fisiologiche che includono il tono muscolare, la respirazione mitocondriale, la captazione di glucosio nel muscolo scheletrico, la cinetica del calcio cellulare e la forza muscolare. Proprio in virtù del suo effetto sulla disponibilità di NO, diversi autori hanno indagato la possibilità che la supplementazione orale con L-arginina, da sola o in associazione con altre sostanze, possa avere un effetto ergogenico sia durante l’esercizio di endurance che di potenza.
In merito a ciò sono stati fatti numerosi studi con risultati in realtà contrastanti in quanto non è sempre stato confermato l’effetto ergogenico sopra citato. Tra le ragioni di tali discrepanze vanno considerati fattori quali la natura della strategia nutrizionale (arginina pura vs composti contenenti arginina, dose utilizzata, supplementazione acuta o cronica) e le caratteristiche dei soggetti sottoposti agli studi (età, stato di allenamento, livello di fitness, stato di salute).
In ragione delle scarse e contrastanti evidenze esistenti in letteratura, questo studio ha lo scopo di indagare gli effetti di 7 giorni di supplementazione di L-arginina su diversi aspetti della prestazione neuromuscolare.
Più precisamente si è testata l’ipotesi che la supplementazione orale con L-arginina possa influire positivamente sulla funzione neuromuscolare dell’arto superiore e sulla prestazione durante esercizio affaticante in soggetti sani giovani e aduli di mezza età.
Sono stati reclutati 20 volontari maschi sedentari o moderatamente attivi e sono stati divisi in due gruppi, 10 giovani e 10 adulti di mezza età, il tutto seguendo un disegno incrociato randomizzato in doppio cieco dove ogni soggetto era il controllo di sé stesso. Tutti hanno assunto 5g di L-arginina per 7 giorni e secondo lo stesso schema è stato assunto anche il placebo, corrispondente a 5g di maltodestrine. Nell’ottica di osservare l’effetto sulla prestazione neuromuscolare, le diverse espressioni di forza sono state studiate attraverso l’analisi della relazione forza-velocità del muscolo scheletrico e a queste misure di forza è stata associata una registrazione elettromiografia di superficie per indagare il reclutamento muscolare e la velocità di propagazione del segnale elettrico lungo le fibre muscolari, il cosiddetto indice d’eccitabilità del sarcolemma, del muscolo bicipite brachiale mediante EMG di superficie. È stata infime valutata la prestazione durante un test di sprint ripetuti su cicloergometro.
Al termine dello studio si sono potuti osservare risultati significativamente contrastanti tra il gruppo dei giovani e degli adulti.
Le curve forza-velocità ottenuti dai muscoli flessori del gomito non hanno subito nessuna variazione imputabile al trattamento nei giovani mentre nei soggetti adulti, in seguito a supplementazione di L-arginina, hanno manifestato un miglioramento della performance muscolare evidente alle velocità angolari più elevate (120 e 240 °/s). La resistenza durante il test affaticante non ha subito variazioni nei giovani mentre, è aumentata negli adulti, analogamente a quanto osservato durante il test di sprint ripetuti.
In conclusione è possibile affermare che a differenza della maggior parte delle indagini condotte in precedenza sugli effetti della supplementazione di arginina su parametri neuromuscolari, il presente studio ha valutato la capacità di forza sia in condizioni statiche che durante contrazioni isocinetiche massimali condotte a diverse velocità, allo scopo di restituire la relazione forza-velocità dei muscoli flessori del braccio. Quest’ultimo è stato inoltre il primo a comparare gli effetti della supplementazione orale di L-arginina sulla funzione neuromuscolare e sulla prestazione durante esercizio intermittente ad alta intensità in individui giovani e adulti in buona salute. Per quanto non ci siano state variazioni significative nei giovani, si può concludere dicendo che invece la supplementazione con L-arginina, nella dose testata, influenza positivamente la prestazione muscolare e la resistenza all’affaticamento di individui adulti sani di mezza età.
Va rilevato tuttavia che non è stata valutata né la concentrazione plasmatica di arginina né quella di NO3- o NO2-. Pertanto non è possibile affermare che le differenze riscontrate tra giovani e adulti siano attribuibili ad una diversa biodisponibilità di ossido nitrico e per questo motivo si sottolinea la necessità di effettuare ulteriori studi che indaghino tale aspetto. Da questi dati emerge comunque che l’arginina è un integratore più utile per la prestazione atletica negli individui adulti di mezza età. La spiegazione potrebbe essere legata al miglioramento della vasodilatazione o della produzione di GH che nell’individuo di mezza età sono già diminuiti a causa di una iniziale disfunzione endoteliale e della endocrino senescenza.
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