La grandezza dei piccoli semi di girasole - Sifa Formazione

La grandezza dei piccoli semi di girasole

La grandezza dei piccoli semi di girasole
15 Luglio 2020 Sifa-Formazione
In Blog, Nutrizione

Introduzione

Quella dei semi di girasole (Helianthus annuus L.) è una delle colture più importanti di semi oleosi. Oltre all’olio di soia e colza, l’olio di girasole è al terzo posto con una produzione mondiale di circa 44 milioni di tonnellate all’anno dal 2012 al 2016, 28 milioni di tonnellate nell’UE (Comitato per l’Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli, 2016). Un piccolo seme di girasole è un pacchetto di acidi grassi essenziali insaturi, proteine, fibre e altri nutrienti importanti come la vitamina E, il selenio, il rame, lo zinco, il folato, il ferro e le sostanze fitochimiche. Per quanto riguarda quest’ultime, si parla principalmente di composti polifenolici ricchi di antiossidanti, rappresentati principalmente dall’acido clorogenico. I polifenoli nei semi di girasole sono stati identificati e quantificati mediante analisi HPLC. Oltre all’acido clorogenico sono importanti l’acido caffeico e i derivati caffeoillinici. È stato dimostrato che questi composti hanno un alto potenziale antiossidante, che potrebbe essere utile dal punto di vista biofunzionale.

Composizione del seme e dell’olio di semi

Come già anticipato, quella dei semi di girasole rappresenta una coltura importante in tutto il mondo per il contenuto di olio e proteine. I semi di girasole sono tra le migliori fonti di proteine vegetali, e le loro proprietà nutrizionali e funzionali sono state ampiamente studiate.

Per 100g si ritiene che il seme contenga 20.78g di proteine, 51.46g di lipidi, 20g di carboidrati e 8.6g di fibre con energia totale di 2445kj. È anche un’ottima fonte di colina (55.1mg) e betaina (35.4mg).

L’olio di semi di girasole è, invece, un olio non volatile, importante per quanto riguarda il suo profilo di acido grasso e il contenuto di tocoferoli (Vitamina E).

Proprietà antiossidanti

I composti fenolici possiedono uno o più anelli aromatici e uno o più gruppi idrossili. Questi composti nella dieta possono fornire benefici per la salute associati ad un ridotto rischio di malattia cronica, proprio perché antiossidanti.

La letteratura scientifica è ricca di studi che mostrano come questi semi, seppur piccoli, contengano un’elevata concentrazione di potenziali antiossidanti, i quali sappiamo essere fondamentali nel contrastare i radicali liberi e quindi disinfiammare.

Polifenoli e micro-ecosistema

Sulla base di quanto detto fino ad ora, sono stati effettuati ulteriori studi di approfondimento, in particolare riguardanti alla valutazione del contenuto di polifenoli nel chicco e nel tegumento dei semi di girasole e nell’olio di semi, in tre diverse aree di coltivazione:

  • a) “Old Organic” (OldO) con un’area di 5.2 ha, suddivisa in 4 campi sotto organico;
  • b) “YoungOrganic” (YngO) con una superficie di 5,2 ettari, suddivisa in 4 campi (agricoltura integrata) e convertita in gestione biologica dal 2001;
  • c) Area “convenzionale” (Conv) di 2,6 ettari suddivisa in 2 campi convenzionali, in cui le tecniche agricole utilizzate erano quelle normalmente utilizzate nel territorio dell’area di studio per i mani tradizionali.

Si riportano i dati nella tabella sottostante (Fig. 1-2).

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Fig.1: composti polifenolici contenuti in chicco e in tegumento

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Fig.2: composti polifenolici contenuti in olio di semi

 

In generale, si può dire che il contenuto di polifenoli ad attività antiossidante, risulta essere maggiore nelle cultivar convenzionali.

Conclusioni

I semi di girasole, seppur così piccoli, rappresentano un alimento preziosissimo per i loro valori nutrizionali e per le proprietà fitoterapiche. Il contenuto proteico garantisce un apporto ottimale di amminoacidi soprattutto per chi abbraccia un regime alimentare vegetariano o vegano; mentre la quantità di acidi grassi essenziali e polinsaturi li rendono fonte di “grassi buoni” per la nostra salute. Infine, grazie al contenuto di polifenoli risultano essere dei veri e propri cibi funzionali. Si possono consumare nella quotidianità aggiungendoli ad esempio ad insalate, yogurt o frullati.

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