VIT.B6: EFFETTI BENEFICI SULLE MALATTIE - Sifa Formazione

VIT.B6: EFFETTI BENEFICI SULLE MALATTIE

VIT.B6: EFFETTI BENEFICI SULLE MALATTIE
19 Settembre 2022 Fabrizio D'Agostino
In Blog, News, Nutrizione

INTRODUZIONE

La vitamina B6 è una vitamina idrosolubile che consiste di tre composti correlati: piridossina, piridossale e piridossamina.  È necessaria per il corretto funzionamento di oltre 60 enzimi ed è essenziale per la sintesi del DNA, dell’RNA e degli aminoacidi. La vitamina B6 partecipa al ciclo energetico attivando il rilascio del glicogeno da parte di fegato e muscoli. Per questa ragione è fondamentale per l’attività fisica. La piridossina svolge un ruolo importante come coenzima nella trasformazione e utilizzazione di carboidrati, grassi e proteine. È necessaria per un’appropriata assimilazione della vitamina B12 e del magnesio e per la produzione di acido cloridrico.  Partecipa al processo di moltiplicazione di tutte le cellule e deve essere presente per la produzione di anticorpi e globuli rossi. Contribuisce inoltre alla conversione del triptofano, un aminoacido essenziale. La vitamina B6 contribuisce a mantenere l’equilibrio tra sodio e potassio che regolano i fluidi dell’organismo e promuovono il normale funzionamento del sistema nervoso e muscolare. L’assunzione giornaliera di vitamina B6, insieme alle altre vitamine del complesso B, è necessaria perché essa viene eliminata con le urine entro otto ore dall’ingerimento e non viene immagazzinata dal fegato ma si trova esclusivamente nei muscoli. Digiuni e diete dimagranti possono diminuire la fornitura all’organismo di vitamina B6 se non viene adeguatamente integrata. Le proteine hanno bisogno della vitamina B6 per la loro sintesi, le due sostanze dovrebbero quindi essere assunte in quantità equivalenti. Le fonti migliori di vitamina B6 sono le carni e i cereali integrali. Il fegato essiccato e il lievito di birra sono fonti integrative suggerite.

DOSAGGIO, TOSSICITA’ E CARENZA

La vitamina B6 sembra far parte di quelle vitamine che, se somministrate da sole, possono provocare uno squilibrio o una carenza delle altre vitamine del complesso B. Quantità eccessive possono causare intossicazione e provocare problemi neurologi. Dosi intravenose di 200 milligrammi si sono dimostrate non tossiche. Tuttavia, la dose assunta quotidianamente non dovrebbe superare i 50 mg senza parere medico. Il fabbisogno di vitamina B6 aumenta durante la gravidanza, l’allattamento, l’esposizione a radiazioni, gli scompensi cardiaci, la vecchiaia e l’uso di contraccettivi orali. Il fabbisogno di vitamina B6 dipende dal metabolismo delle proteine; quindi, quanto più alta la quantità di proteine consumate, maggiore sarà il fabbisogno di vitamina B6. La dose dietetica raccomandata di vitamina B6 è basata su un consumo proteico di 100 g al giorno. Una dose di 200 mg è stata somministrata per curare la sindrome del tunnel tarsale e carpale. Dosi intravenose di 200 milligrammi si sono dimostrate non tossiche.

Poiché la vitamina B6 è coinvolta nella produzione di acido cloridrico, persone con ulcera gastrica dovrebbero consultare un medico prima di assumere la vitamina in grandi dosi. Un dosaggio troppo alto preso per lungo tempo ha provocato danni nervosi in alcuni individui.
Un eccesso di vitamina B6 senza zinco può causare intorpidimento e formicolio nelle dita di mani e piedi. I sintomi dell’intossicamento sono intorpidimento dei piedi e un’andatura instabile. Per eliminare i sintomi basterà ridurre il dosaggio e aggiungere lievito di birra e zinco o un complesso multivitaminico.

Nei casi di carenza di vitamina B6 si manifesta un abbassamento dello zucchero nel sangue e una bassa tolleranza al glucosio, che porta ad una sensibilità all’insulina. Tale carenza può anche causare perdita dei capelli, spaccature della pelle intorno alla bocca e agli occhi, intorpidimento e crampi a braccia e gambe, diminuito apprendimento, disturbi alla vista, neuriti, artriti, scompensi cardiaci dovuti ai nervi, paralisi temporanea di un arto e un aumento delle urine. La carenza può causare disturbi al midollo osseo, che a loro volta sono causa di anemia.  Alcuni studi hanno mostrato che le donne in gravidanza hanno un maggior bisogno di vitamina B6 rispetto alle non gravide; per questo motivo può essere necessaria l’assunzione di dosi supplementari per assicurare al feto una disponibilità adeguata. La terapia a base di estrogeni durante la menopausa impoverisce sia la vitamina C che la vitamina B6. Alcune persone possono avere squilibri nel metabolismo causati da una dipendenza genetica dalla vitamina B6.

EFFETTI SULLE MALATTIE

L’assunzione della vitamina può migliorare casi di acne o di pelle secca e pruriginosa. Nelle persone ricettive, la vitamina B6 aiuta a controllare il diabete. Dato che questa vitamina è un diuretico, essa può dare effetti positivi alle persone ipertese. Un certo tipo di anemia, caratterizzata da globuli rossi di dimensione troppo piccola, apparentemente il risultato di un fattore ereditario difettoso, risponde molto bene alla vitamina B6. Alcune prove evidenziano un rapporto tra la vitamina B6 e il metabolismo del colesterolo, cosa che consente il suo utilizzo per il controllo dell’arteriosclerosi. La vitamina potenzia l’immunità, aumenta la risposta ormonale e protegge dai tumori (inibisce la crescita di diversi tipi di cellule cancerose, tra le quali il melanoma). È stata usata nel trattamento dei disturbi nervosi, nel controllo del vomito e della nausea durante la gravidanza.  La vitamina può anche ridurre l’annebbiamento della vista tipico della cataratta. Essa provoca una vasta gamma di azioni biochimiche nel cervello che influiscono sui molteplici sintomi della schizofrenia in modo positivo. La vitamina B6 e la vitamina C si sono dimostrate efficaci nei confronti di reazioni allergiche da disadattamento che colpiscono il cervello e sono collegate all’umore, alle emozioni e al pensiero. Sembra essere benefica anche nel trattamento dello stress, insieme allo zinco. Ci sono stati miglioramenti nei pazienti affetti dalla malattia di Crohn ai quali è stata somministrata la vitamina B6 insieme a zinco, magnesio, piridossina, niacinamide, vitamina C, vitamina E, e altri antiossidanti.
E’ usata come diuretico naturale nella prevenzione della ritenzione idrica nei tessuti (edema) e può quindi favorire la perdita di peso. Ha aiutato donne che soffrivano di temporanei cambiamenti premestruali come la tensione e protegge dai cambiamenti metabolici causati dai contraccettivi orali. La vitamina può aiutare ad alleviare alcuni dei sintomi debilitanti della sindrome premestruale e cura alcune forme di sterilità. La riduzione del dolore e delle dimensioni dei noduli arrossati ai lati delle articolazioni delle dita nelle donne durante la menopausa, ha risposto bene all’assunzione giornaliera di B6. La piridossina si è dimostrata efficace nel trattamento dell’herpes gravidico.

È stato scoperto che il morbo di Parkinson, ha risposto al trattamento con B6. Un caso di morbo di Parkinson che esisteva da 25 anni ha risposto alle iniezioni di vitamina B6 nel tempo di due mesi. Questo è uno dei risultati inaspettati della B6. Seppure possa necessitare un tempo più lungo per avere dei benefici da alcune delle altre vitamine, la B6 sembra portare risultati veloci e radicali. La vitamina B6 è stata somministrata a donne e uomini vicini al periodo del climaterio che presentavano noduli dolorosi ai lati delle articolazioni delle dita. Si è verificato un cambiamento radicale dopo la somministrazione di B6. Le articolazioni delle dita cessarono di essere dolenti, e la sensibilità delle dita e la flessione delle mani migliorò in 6 settimane. Infine, ricerche condotte su animali hanno mostrato che la palatoschisi si è presentata nell’85% delle cavie, le cui madri avevano ricevuto iniezioni di cortisone quattro volte al giorno durante tutta la gravidanza. Quando è stata somministrata della piridossina con il cortisone anomalie dovute alla palatoschisi, si sono ridotte al 45 %, e l’aggiunta di acido folico ha portato l’incidenza di palatoschisi al 20%. Sulla base di questi esperimenti, acido folico e piridossina sono stati dati a donne che avevano partorito precedentemente figli affetti da palatoschisi, e tutti i successivi figli nati da queste madri erano normali.

AUTORE
Dott. Fabrizio D’Agostino

  • Laureato in Scienze Motorie
  • Laureato in Biotecnologie per la salute
  • Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana
  • Master in Dietetica Applicata allo Stile di Vita: dalla Sedentarietà all’Attività Sportiva
  • Presidente della SIFA (Società Italiana Fitness e Alimentazione)
  • Ideatore del software per l’allenamento Fitnessplay.net 
  • Ideatore del software nutrizionale Sifadieta.com

 

BIBLIOGRAFIA

  • Douw G. Stern, University of South Africa, Clark, Know Your Nutrition, pag. 91
  • John M. Ellis, “The Doctor who Looked at Hands,” Clark, Know Your Nutrition, pag. 91.
  • Lyndon A. Peer, 22d Annual Meeting of International College of Surgeons, Rodale, The Health Seeker, pag. 194
  • “Almanacco della Nutrizione” di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann

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